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Cara Sig.ra Zimmermann
La ringrazio di avermi scritto e poco importa se non ha scritto solo per me ma per migliaia di altre knitter in tutto il mondo. Quando leggiamo i sui libri sembra proprio che stia incoraggiando ciascuna di noi a "giocare" con la lana per costruire il proprio pattern senza dover seguire gli schemi altrui.
A volte penso che si potrebbe ricavare una teoria femminista da tutto quello che Lei ha scritto sul lavoro a maglia semplicemente usando quello che Lei dice del filato come metafora della vita, che ci scorre tra le mani.
Mi è molto piaciuta la Sua idea di una raccolta di pattern fatti soltanto utilizzando il legaccio: l'innovazione dipende da una profonda conoscenza tecnica di quello che già c'è e Lei è riuscita a stupirmi utilizzando (lo posso dire ?) quello che consideravo il più banale dei punti a maglia.
Oltre alla tecnica mi hanno affascinato le lane che Lei ha scelto: un progetto richiede i materiali adeguati a realizzare i volumi e le consistenze che una designer all'inizio ha soltanto nella sua testa.
Soprattutto mi ha incuriosito l'uso di una lana antichissima: l'Un-Spun Icelandic.
Gli islandesi non avrebbero potuto sopravvivere nella loro isola senza le loro lane e le loro pecore. Me le sono studiate le pecore islandesi , sa ?
Ecco, Le faccio vedere la foto più bella che ho trovato sul web: la Rossella O'Hara di tutte le pecore islandesi !
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In realtà a guardarla da lontano non sembra neanche una pecora ma un parallepipedo di pelo morbisissimo che poggia su quattro zampe.
La lana islandese, Lei lo sa, è fatta di fibre lunghe, morbide all'interno ed idrorepellenti all'esterno, e proteggono gli uomini (e le pecore) dai venti e dalle piogge.
Ma torniamo al Suo libro.
A Donna L. Galletta è venuta l'idea di fare dei workshop su pattern tratti da Knit One Knit All ed io sono entusiasta di aiutarla a realizzarli. Ed iniziamo proprio con due cappelli fatti con l'Un-Spun Icelandic.
Abbiamo chiesto i pattern originali alla Sua Schoolhouse Press ed ho chiesto a Kristina del Cesto della lana di fornirci l'Un-Spun.
E scrivo, appunto, per dirLe che terremo il primo workshop verso fine novembre a Lucca.
La terrò informata dei successivi sviluppi.
Con affetto
an Italian knitter